Nel Medioevo l’opera infaticabile degli scriptoria salvò la cultura occidentale dall’oblio.
L’amanuense — o copista —, prima dell’invenzione e diffusione della stampa, era la professione di chi copiava manoscritti per mestiere, a servizio di privati o del pubblico. Nell’antichità classica la professione era esercitata dagli schiavi; dopo le invasioni barbariche fu coltivata soprattutto in centri religiosi (in particolar modo le abbazie dei Benedettini), e dal XIII Secolo si sviluppò una vera e propria industria di professionisti. Fu in Calabria che prese il via il fenomeno.
All’attività degli amanuensi si lega il personaggio romano Flavio Magno Aurelio Cassiodoro che fondò a Squillace il monastero di Vivario dedicato allo studio e alla scrittura.
Qui istituì uno “scriptorium” per la raccolta e la riproduzione di manoscritti, che fu il modello a cui successivamente si ispirarono i monasteri medievali.
In questo eterno passaggio di ricerca e di archiviazione dei dati , di preservazione della cultura storica poniamo in essere la nostra raccolta di articoli di storia medievale, un piccolo insieme di pubblicazioni , ricerche tematiche , articoli giornalistici o web che riteniamo facciano da compendio culturale ed integrazione alla conoscenza del periodo medievale con particolare attenzione al periodo che va dal XII al XII sec.
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